Quiz patente AM più facile della teoria della bici? mettiti alla prova e dimostra che puoi farcela subito

L’esame per potere prendere la patente AM, detta anche patentino, è forse quello più temuto, da tutti. Specialmente dai giovanissimi. E’ sempre importante, potere arrivare preparati a questo appuntamento. E per questo motivo, avere qualche asso nella manica, è importante. Ma in che modo? Ecco qualche dettaglio da conoscere al meglio.

Patente AM: a che cosa serve?

E’ un documento di guida, che si può conseguire a partire dai 14 anni di età. E che da la possibilità di guidare 2,3 o 4 ruote. Per capirci, con questa patente, si può guidare: il ciclomotore a due ruote, o veicoli a tre ruote e i quadricicli leggeri.

Immagine selezionata

Cosi come succede per la patente A, questa si deve rinnovare ogni dieci anni, fino al compimento dei 50 anni di età. E poi, ogni cinque anni, per chi ha una età tra i 50 e i 70 anni. E infine, ogni tre anni per chi ha una età sopra i 70 anni e ogni due anni, per chi ha da 80 anni in su.

Per potere sostenere l’esame, si devono sempre avere i requisiti giusti e anche le carte in tavola che servono. Ci sono dei passaggi fondamentali, che si devono sempre conoscere. Senza le cose giuste, non si può nemmeno pensare di cominciare a studiare. Ma entriamo ancora di più nel discorso.

Come si svolge l’esame teorico?

L’esame per potere ottenere la patente, si divide in due prove. Una prova teorica, e una pratica, per cui di guida. Per la prova teorica, si hanno a disposizione due tentativi in sei mesi. A partire dalla data di presentazione della domanda. Se, nell’arco dei sei mesi, e dopo la domanda,

Immagine selezionata

si viene bocciati, ad entrambi i tentativi, allora si deve per forza di cose, cominciare l’iter di nuovo e dall’inizio. L’esame, ha una durata di venticinque minuti, ed è un vero e proprio quiz. Ci sono trenta quesiti, per cui si deve rispondere vero o falso, e la prova si supera se si fanno un massimo di 4 errori.

Per potere arrivare preparati, si deve per forza di cose, conoscere gli argomenti dell’esame, che sono tanti. E che hanno a che fare: con la lettura dei segnali, le conoscenze del funzionamento del motore, i comportamenti di guida. E molto altro, insomma argomenti che sono davvero diversi tra di loro.

Documenti necessari per fare l’esame.

Come detto prima, l’età minima per potere fare questo esame è di 14 anni. E anche in presenza di patentino, si può portare con se un passeggero, solo se si sono compiuto sedici anni di età. E se il veicolo è omologato, per il trasporto di due persone. Altrimenti, non si può fare.

Immagine selezionata

Per quello che concerne i documenti che servono, da inserire dentro la domanda. Si parte dalla ricevuta di pagamento del bollo di 16 euro. Poi, un documento di identità valido, anche in fotocopia. O se si parla di un minore, anche il documento di un genitore o di un tutore legale.

Ricevuta della visita psicofisica, rilasciata sempre da un medico abilitato, e alla fine la fotocopia del codice fiscale, o anche della tessera sanitaria. Infine, nel momento della prenotazione della prova pratica, si deve anche presentare la ricevuta del bollo. E non serve altro da avere, i documenti da tenere da conto sono questi.

Chi rilascia la patente?

La richiesta per il conseguimento della patente, va presentato in ufficio, presso la Motorizzazione Civile. L’esame si può anche sostenere da privatista, o ci si può rivolgere anche ad una scuola guida, cosi da potere seguire le lezioni in aula, su quelli che sono gli argomenti dell’esame, che servono.

Immagine selezionata

Poi, ovviamente, per potere fare l’esame occorre la giusta preparazione. E’ bene sapere che prima di sostenere il quiz, ci sono dei testi sia cartacei, che online, che permettono di potere esercitarsi. Per cui, è sempre bene tenerli da conto, cosi da riuscire a capire anche quali sono gli errori che si commettono.

E infine, attenzione al tempo, nel corso dell’esame, ci sono dei minuti a disposizione. Per cui, anche nel momento in cui ci si esercita, è bene tenere conto della cosa. Per non rischiare di sforare, e di potere non riuscire a finire l’esame, solo per mancanza di tempo a disposizione.

Lascia un commento