Rosmarino sempre fresco e aromatico: il segreto degli chef e giardinieri più esperti

Elemento presente in numerosissime ricette ma anche più in generale in una cultura come quella mediterranea che prosegue da millenni addirittura. La pianta del rosmarino può essere definita con un termine, che più o meno recita “facile da coltivare ma difficile da rendere davvero orgogliosa”, sotto alcuni punti di vista è così.

Il comportamento del rosmarino

Pianta erbacea sempreverde, in quanto non perde foglie in corrispondenza dei periodi più freddi, il rosmarino cresce spontaneamente in varie condizioni, preferisce però altitudini non elevate, un terreno equilibrato, precipitazioni moderate ed in generale un contesto ambientale tipico dell’area mediterranea quindi temperato, gode di una ottima considerazione in cucina ma non solo.

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Il rosmarino infatti è un elemento immancabile in cucina: servito spesso come spezia o erba aromatica vera e propria sia nelle foglie ma anche nei rametti interi, che sprigionano un profumo molto particolare e forte, perfetto da legare a preparazioni culinarie molto comuni quanto diffuse. Il rosmarino da naturalmente il meglio se utilizzato fresco.

E’ ugualmente possibile coltivarlo in giardino ma anche in orto ed in vaso, richiede poche ma specifiche cure per mantenere una buona prolificità, e se queste attenzioni sono sufficienti, il rosmarino può essere identificato anche come molto resistente, quasi “indipendente”. Le attenzioni riguardano ovviamente l’irrigazione ed il nutrimento ma iniziano da prima.

I segreti della coltivazione del rosmarino

Il rosmarino ha bisogno di spazio sotto il terreno, quindi è bene non scegliere vasi troppo stretti o “bassi” in quanto le radici spesso sono molto profonde. La crescita maggiore si palesa naturalmente quando la pianta ha possibilità di espandersi, quindi in orto o in giardino, in caso contrario scegliere un contenitore abbastanza profondo e largo.

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Non è una pianta “schizzinosa” per quanto riguarda il tipo di terreno, va bene quello standard per le piante, come l’universale, però è una ottima soluzione concimarlo leggermente, unendo circa un bicchiere di medie dimensioni di concime, o di fertilizzante fatto in casa, come il compost, realizzato da vari scarti da cucina in particolare.

L’esposizione al sole è importante ma se la pianta è appena cresciuta dopo la prima fase, è bene evitare i raggi solari diretti, meglio scegliere una zona semplicemente ben illuminatai dai raggi solari. E’ molto utile tenere la pianta, se in vaso, in una condizione di temperatura moderatamente simile a quella dove andrà poi posta definitivamente.

Preparazione

Il terreno va scompattato e mescolato anche prima di unirlo al concime, inoltre almeno una volta l’anno prima dell’inverno o subito dopo è necessario valutare un nuovo innesto di concime. Naturale, o anche specifico per piante aromatiche, questo favorisce lo sviluppo naturale e protegge la pianta dai micro organismi.

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Il rosmarino va accuratamente cimato e quindi leggermente potato in particolare dopo l’estate, anche perchè di fatto cresce continuamente, seppur in maniera leggermente meno spiccata durante le stagioni più fredde: eliminare senza esagerare le sezioni di ramo più legnose e vecchie, lasciando invece quelle più flessibili e tendenti al verde.

La pianta resiste bene alle irrigazioni non così frequenti, ma quando è molto giovane è bene tenere il terreno ben lontano dal secco “assoluto”, naturalmente evitando di esagerare. Terreno mai secco o zuppo, in quanto una opportuna dose di umidità è essenziale per la crescita iniziale della pianta. Dopo alcuni mesi, possiamo ridurre le irrigazioni.

Cimatura e replicazione

Sempre attraverso la cimatura possiamo anche raccogliere i rami di rosmarino, senza avere particolare paura, ma allo stesso tempo evitare di ridurre troppo la lunghezza dei rami. Solo quelli totalmente secchi e oramai “inutili” vanno sottoposti ad una potatura più radicale, in quanto vanno solo ad intralciare la crescita naturale del rosmarino.

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La potatura ci permette anche di sviluppare una nuova pianta di rosmarino che nelle fasi iniziali può essere fatta crescere sia in un vasetto pieno d’acqua, ma anche direttamente in un vaso di terriccio sufficientemente umido. Basta selezionare un ramo lungo almeno una decina di centimetri, privarlo delle foglie alla base ed interrarlo.

Dopo alcune settimane le radici primarie avranno iniziato a svilupparsi e questo può essere il momento ideale per spostare la pianta in giardino o in un vaso più grande.
Evitare assolutamente di irrigare troppo e soprattutto di bagnare la pianta dall’alto, va infatti inumidito esclusivamente il terreno dove si trova.

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