
Dare nutrimento alle piante è essenziale per farle crescere e stimolarle a dare fiori e frutti. Quindi dobbiamo fertilizzare le nostre piante ma non lasciare al caso la scelta del concime. Anzi, ogni pianta ne deve avere uno specifico, idealmente, anche se a volte andrà bene quello universale. Ecco una guida per capire come comportarsi.
Come scegliere il fertilizzante giusto?
Molte persone usano sempre il concime universale per le loro piante ma questo non è il massimo. Anche se “universale” vuol dire che quel prodotto va bene per tutte le piante, in realtà ci sono alcune per cui non è il più adatto. E ora faremo un po’ di chiarezza: infatti il concime universale va bene per chi ha poche piante da fiore.

Per esempio per chi ha piante verdi da appartamento e quindi con un prodotto le concima tutte. Questi prodotti in genere contengono proprio i nutrienti essenziali di cui le piante hanno bisogno come azoto, fosforo e potassio. Le piante saranno quindi nutrite a modo: quelle da foglia cresceranno e quelle da fiori, cacceranno i fiori.
Ma poi ci sono altre piante che invece necessitano di concimi specifici e ci sono alcune situazioni in cui appunto non ci si può esimere da ciò. Dunque occorrerà mettere da parte il concime universale per optare per concimi specifici e ora vedremo come regolarsi facendo anche degli esempi piuttosto comuni.
Quando usare dei concimi specifici
I concimi specifici sono conciliati quando abbiamo molte piante, sia fuori che dentro casa, e se si tratta di quelle da fiore o da foglia. Quindi nel caso di piante verdi dobbiamo preferire quelle che abbondano di azoto rispetto a fosforo e potassio (proprio perché l’azoto stimola la crescita delle foglie. Se la pianta ne è carente le foglie inizieranno ad ingiallire).

Invece per le piante da fiore dobbiamo optare per concimi che abbondino di potassio. In questo caso possiamo ricorrere anche ad un concime naturale che consiste nell’usare le bucce delle banane, uno scarto però portentoso per arricchire il terriccio delle nostre piante da fiore. Quindi la scelta del giusto fertilizzante non va lasciata al caso.
Per esempio agrumi, acidofile, succulente, Bosnia, orchidee, prato e rose e così via hanno bisogno di concimi specifici per stare sempre in buona salute e dare fiori e frutti. Mentre usare un concime naturale potrebbe creare qualche carenza e quindi qualche problema. Quindi facciamo sempre attenzione a questa operazione tanto importante per tutte le piante.
Errori comuni quando fertilizziamo
Scegliere un concime sbagliato potrebbe danneggiare le nostre piante. Per esempio quelle fiorite hanno bisogno di nutrienti come fosforo e potassio per crescere sane mentre gli ortaggi necessiteranno di più azoto. Un altro errore consiste nell’usare dei concimi sintetici su piante sensibili e questi potrebbero essere troppo aggressivi per loro.

Meglio usare invece dei fertilizzanti organici come compost, letame maturo, humus di lombrico che nutrono con tutti i nutrienti essenziali le piante e arricchiscono il terreno. Un altro errore invece consiste nell’usare troppo concime quindi è sempre meglio regolarsi: per esempio i concimi granulari sono più facili da applicare perché riescono a far evitare una sovralimentazione, a differenza di quelli liquidi in cui è più facile abbondare.
Troppi nutrienti come l’azoto potrebbero portare ad una crescita troppo rapida della pianta e quindi renderla più vulnerabile a malattie e parassiti. Poi anche applicare il concime del modo sbagliato può nuocere alle piante dunque non farlo mai nelle ore calde della giornata perché questo provocherebbe evaporazione. Meglio farlo nel tardo pomeriggio.
Altri errori da evitare
Quando si concima si potrebbero commettere altri errori: per esempio aggiungere questo nutrimento nella stagione sbagliata. In linea di massima questa operazione va fatta in primavera quando le piante hanno bisogno di azoto per la crescita. In autunno invece hanno bisogno di potassio per rafforzare le radici e resistere alle temperature basse che stanno per arrivare.

Durante i mesi freddi invece non ci sarà bisogno di fertilizzanti. Un altro errore ancora consiste nel non innaffiare dopo aver applicato il concime. L’acqua è invece essenziale per sciogliere i nutrienti e distribuirli nel terreno in modo uniforme rendendoli più facili da assorbire per le radici. Se il concime resta in superficie può disperdersi e causare danni a foglie e steli.
Quindi concimare è importante per favorire la crescita della pianta dandole tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Quindi ricordiamoci sempre di fare questa operazione nel modo corretto e nel periodo giusto usando anche i fertilizzanti opportuni per le piante che stiamo trattando. Il concime universale, come visto, non va bene in tutti i casi.