Bouganville florida in un lampo: la strategia per farla fiorire subito nel tuo giardino

La Bouganville è simbolicamente per molti una pianta sia rustica ma anche delicata nell’aspetto, configurandosi come una vera e propria sezione di verde che spesso è facile osservare sui muri, cancelli, grate, ma anche in corrispondenza di altri alberi, corrispondendo appieno alla natura di pianta rampicante, condizione che replica anche in natura.

Pianta tropicale da esterno

La Bouganville, nonostante il nome non è europea, ma identifica poco meno di una ventina di piante tropicali, tutt’ora diffuse a carattere selvatico in buona parte delle foreste tropicali in particolar modo, in sud America. Il nome deriva quindi dallo scopritore europeo Lous Antoine de Bougainville che nel Settecento iniziò anche ad introdurla nel vecchio mondo.

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E’ una pianta sempreverde, ovvero fa parte di quella cerchia abbastanza vasta di vegetali che durante l’anno non ha una forma di cambiamento strutturale, ovvero “non perde foglie”. Discorso simile ma comunque diverso per la fioritura, che non ha un periodo per forza specifico. Imparare a conoscere la Bouganville permette di ottenere una buona fioritura.

La fioritura è ovviamente il principale motivo che garantisce un bel colpo d’occhio, e sebbene nelle giuste condizioni si tratta di una specie anche molto florida e prolifica, in grado di crescere per svariati metri, creare le giuste condizioni non è per forza così semplice. A partire dal periodo alla posizione giusta.

Fioritura della Bouganville

Ricordiamo che è una specie florida ma che non tollera molto il freddo, anzi proprio in inverno, in modo particolare se viviamo in una zona del paese battuta da venti freddi e gelate, è bene scegliere una sezione che risulti essere protetta dal vento ma allo stesso tempo ben ventilata e sufficientemente illiuminata.

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Evitando il sole diretto, si tratta di una specie tropicale, la fioritura può svilupparsi in un’unica volta ma anche più volte nel corso di un anno ( a seconda delle condizioni ma anche dalla sotto categoria di pianta), ma sempre in condizioni sufficientemente temperato, in generale dalla primavera fino a fine estate.

Oltre alla posizione la Bouganville ha necessità fisica di “appoggiarsi” a supporti come bastoni, grate o altro, essendo in ogni varietà una specie fortemente rampicante e che cresce quindi verso l’alto. Cosa da ricordare se non abbiamo particolare spazio in altezza, come detto in condizioni positive la specie può propagarsi anche oltre i 10 metri.

Terreno ideale

Può essere coltivata sia all’aria aperta quanto in vaso, questo però deve essere abbastanza grande sia per fornire una adeguata crescita e supporto ma anche per controbilanciare il peso della struttura che tende a diventare piuttosto importante con il corso del tempo (la Bouganville rischia di cadere su un lato).

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Il terriccio deve essere ben sciolto e molto drenante, quindi è meglio unire almeno circa il 15 – 20 % in sassolini, cocci, ghiaia, sabbia o torba a nostra scelta, così da garantire una capacità di eliminare l’umidità in eccesso. Il terreno ideale deve essere ben concimato, e solo leggermene acido (mediamente intorno ad un pH di 6,5, poco più o poco meno).

E’ essenziale concimare a partire dall’inizio della primavera, almeno ogni mese per le piante da vaso, fino a due volte al mese per quelle da giardino, condizione fondamentale a costituire una buona forma di nutrienti. Possiamo anche impiegare concimi liquidi specifici per piante rampicanti, nelle giuste condizioni e dosi, naturalmente.

I “nemici” della Bouganville

E’ una pianta quindi adatta ai climi caldi e temperati, le irrigazioni devono essere frequenti in estate ma mai tali da far “affogare la pianta”, specialmente se il terreno non è sufficientemente drenante. Bagnare sempre e solo il terreno, mai le foglie o i fiori. Troppa acqua riduce progressivamente la fertilità ed indebolisce la pianta.

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Essenziale proteggere la pianta durante l’inverno, come accennato. Offrire un riparo fisico come una siepe o un muro è la soluzione ideale, oltre a sviluppare una opportuna pacciamatura, ovvero coprire il terreno con qualcosa in grado di mantenere una corretta temperatura del suolo anche durane l’inverno, condizione da mantenere fino all’inizio della primavera.

Possiamo impiegare scarti vegetali quindi foglie secche, rami e frasche, ma anche teli specifici concepiti appositamente che però sono sufficientemente traspiranti. Questo riduce la differenza termica che la pianta naturalmente percepisce in condizioni differenti da quelle naturali ovviamente non portate a “sentire” il freddo come lo conosciamo in altre parti del mondo.

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